Romanzo di F. Dostoevskij, pubblicato nel 1868. Ne è protagonista il
principe Myškin che, privo di qualsiasi esperienza di vita e malato di
nervi, appena ritornato in patria dopo un soggiorno di cura in Svizzera, entra
in contatto con una realtà in cui turbinano le mutevoli passioni umane.
Egli tenta di sottrarre Nastasja Filippovna dagli intrighi e dalla bassezza
morale in cui vive. Il romanzo si conclude con l'assassinio di Nastasja per mano
del suo amante, mentre la mente di Myškin si ottenebra definitivamente. Il
romanzo, ricchissimo di personaggi e di avvenimenti, si svolge in un'atmosfera
da incubo; le diverse vicende che si intrecciano servono all'autore per
delineare le qualità positive e negative del protagonista, immagine
analogica del Cristo.